Chimicamente parlando è più che correto affermare che i grassi abbiano bisogno del glucosio per essere ossidati, ma vi è un fraintendimento. “Bruciare”; cosa vi porta ad immaginare questo verbo?
I grassi bruciano al fuoco dei carboidrati
Leggo molto e, forse, troppo spesso di "dieta dell'ultimo momento" in cui, basandosi sull'affermazione : " i grassi bruciano al fuoco dei carboidrati", viene intrapresa un'alimentazione "monotematica". Faccio un esempio: la dieta della banana o del pompelmo o di qualsiasi altro alimento che sia ricco di zuccheri e del tutto privo di lipidi.
Nei tempi odierni in cui la scienza della nutrizione è manipolata dalle "multinazionali del frumento" e da una cultura "medica" che ci mostra una grande ignoranza continuando a consigliare un consumo di carboidrati esageratamente alto ( se non siete un atleta) ed un consumo di proteine stupidamente basso ( anche se non siete un atleta), è più che logico che la soprariportata affermazione biochimica venga fraintesa e venga usata come scusa per "avallare" queste ancestrali teorie di alcuni "nutrizionisti" italiani.
Verità o leggenda metropolitana quindi?
Entrambe le cose; chimicamente parlando è più che correto affermare che i grassi abbiano bisogno del glucosio per essere ossidati, ma vi è un fraintendimento. "Bruciare"; cosa vi porta ad immaginare questo verbo? Pensateci un poco. Il "bruciare" ci dona l'idea di distruggere, di rendere inutile, di far sparire un qualcosa e ditemi se sbaglio. "Bruciare i grassi", quindi, ci da l'idea di "perderli", di portarli a cenere e quindi inutilizzabili. Bene, non vi è errore più grande. In biochimica, "bruciare" indica la capacità di estrarre energia da un determinato substrato; indica il metabolismo, che siano carboidrati o grassi o proteine, "bruciare" è la condizione di poter prelevare ATP da essi.
ATP: la moneta di scambio
Denaro, come la nostra economia anche il nostro corpo è basato su di una "moneta"; questa è l'ATP o adenosin trifosfato. Non è mia intenzione addentrarmi nella trattazione chimica di questa molecola, non attendetevi quindi lunghe e noiose descrizioni di reazioni che portano alla sua formazione.
Moneta di scambio perché tutto il nostro corpo funziona grazie all'ATP; la riproduzione cellulare, la crescita, ogni reazione abbisogna di questa moneta. Capite bene quindi, come i vari macronutrienti non siano altro che "fonti di denaro". Tranne varie eccezioni come i fosfolipidi di membrana e le proteine strutturali, i restanti substrati servono solo a dare ATP.
Quando vi tirate un paio di serie di curl, ad esempio, consumate ATP; grassi, glicogeno muscolare ed aminoacidi vengono "bruciati" solo per darvi ATP (o meglio "fosfato inorganico", la P dell'acronimo) e poter continuare l'esercizio.
Ciclo di krebs e disponibilità di glucosio
Arriviamo al punto, al ciclo di rezioni chimiche per cui nasce tale affermazione. Il ciclo di krebs o "ciclo degli acidi tricarbossilici" è la tappa intermedia, dopo glicolisi e betaossidazione, e seguita dalla "catena respiratoria degli elettroni, attua ad estrarre la maggior quantità di ATP da lipidi, glucosio ed aminoacidi; i residui di questo ciclo sono acqua ed anidride carbonica.
Il glucosio, attraverso varie reazioni, viene convertito in ossalacetato, un substrato indispensabile affinchè avvenga il ciclo di krebs ed afinchè l'acetyl-CoA (dato dall'ossidazione dei grassi, o betaossidazione) possa dare la maggior resa di ATP. Ossalacetato; questo può essere ottenuto solo dal glucosio, che venga dal metabolismo dei carboidrati o dall'ossidazione degli aminoacidi glucogenici non importa, è solo indispensabile che vi sia glucosio per dare ossalacetato.
Cosa accade quando abbiamo scarsa disponibilità di glucosio?
Avrete letto il mio articolo sulle diete chetogeniche e, spero, che sia riuscito a farvi capire come avviene la sintesi di corpi chetonici. Quando vi è scarsa disponibilità di glucosio, come negli approcci "low carbs" o, più estremo, nelle diete chetogeniche, il ciclo di krebs viene rallentato o del tutto bloccato.
Ricordate che un grammo di grassi dona 9 calorie? Bene, quando scarseggia il nostro carissimo ossalacetato ed il ciclo di krebs è bloccato, l'acetyl-CoA, dato dal metabolismo dei lipidi, inizia ad accumularsi. L'unione di 2 molecole di acetyl-CoA ci regala un bel "corpo chetonico".
Torniamo al termine "bruciare": "dar fuoco" ad un grammo di grassi nel ciclo di krebs ci consente di avere 9 calorie, dar spazio, invece, alla chetosi ci dona solo 7 calorie per ogni grammo di grassi. Non finisce qui comunque; i corpi chetonici non possono essere conservati e riutilizzati come accade per i grassi. Quando 2 molecole di acetyl-CoA si fondono, stop, fine, non possono essere più divise, ne utilizzate per altre reazioni di "prelevamento di denaro". L'organismo, quando scarseggia il glucosio, produce corpi chetonici e questa produzione è quasi sempre in surplus. Quelli di cui non si ha bisogno vengono solo espulsi attraverso urine, sudore e respirazione. Notate bene come vi sia un grande spreco di "denaro" in carenza di glucosio e come, a parità di calorie, una dieta chetogenica porti un maggior deficit energetico.
I grassi, bruciando al fuoco dei carboidrati, ci daranno 9 calorie. Invece "spegnendosi" al freddo della chetosi solo 7 calorie per ogni grammo. Il ciclo di krebs ci permette, quindi, di ossidare in modo totale i grassi e prelevare da essi il massimo quantitativo di ATP con pochissimo spreco energetico. L'assenza di ossalacetato, invece, porta un esiguo guadagno di ATP con, in più, un maggior spreco di denaro.